Il Garante per la Privacy ha riassunto, in una pagina tematica, suggerimenti, spunti di riflessione e indicazioni sul corretto utilizzo di app e dispositivi fitness tracker, al fine di proteggere i propri dati personali.
In molti casi, infatti, app e dispositivi per il monitoraggio delle attività sportive raccolgono e trattano dati di natura sensibile (perché riguardanti la salute e le condizioni psico-fisiche) o comunque molto delicati (perché possono rivelare abitudini di vita e di consumo, spostamenti, perfino relazioni sociali).
Tali dati, che possono essere ceduti a terzi per finalità di profilazione o addirittura possono finire nelle mani di malintenzionati, con ricadute anche sulla sicurezza personale (ad esempio, quando condividiamo sui social informazioni su dove, in quali giorni e a che ora andiamo a correre e se da soli o in compagnia).
App e dispositivi fitness tracker sono poi di solito connessi alla rete Internet e con altre app e dispositivi di vario genere, con tutto quello che ciò implica per quanto riguarda la moltiplicazione esponenziale dei dati trattati e diffusi e i possibili rischi legati alla sicurezza informatica.