L’ANCE (Associazione nazionale costruttori edili) ha pubblicato un interessante dossier sull’aggiornamento della modulistica post Salva Casa, alla quale, come da accordo della Conferenza Unificata dello scorso 27 marzo, le Regioni avrebbero dovuto adeguarsi entro lo scorso 9 maggio e i comuni entro lo scorso 23 maggio.
Al momento - si evidenzia nel dossier - sono otto le Regioni che hanno recepito o già proceduto ad un adeguare i moduli unificati e standardizzati in edilizia, aggiornati alle nuove disposizioni introdotte dal DL 69/2024.
Cosa succede se Regioni e comuni non si adeguano
L’Accordo all’articolo 1, comma 3, richiama l’articolo 24, commi 3 e 4 del DL 90/2014, convertito in Legge 144/2014, che espressamente prevede: “Il Governo, le regioni e gli enti locali, in attuazione del principio di leale collaborazione, concludono, in sede di Conferenza unificata, accordi ai sensi dell'articolo 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 o intese ai sensi dell'articolo 8 della legge 5 giugno 2003, n. 131, per adottare, tenendo conto delle specifiche normative regionali, una modulistica unificata e standardizzata su tutto il territorio nazionale per la presentazione alle pubbliche amministrazioni regionali e agli enti locali di istanze, dichiarazioni e segnalazioni con riferimento all'edilizia e all'avvio di attività produttive. Le pubbliche amministrazioni regionali e locali utilizzano i moduli unificati e standardizzati nei termini fissati con i suddetti accordi o intese; i cittadini e le imprese li possono comunque utilizzare decorsi trenta giorni dai medesimi termini”.
Pertanto, nel caso in cui la Regione (con le eventuali integrazioni) e il Comune non si adeguino nei termini previsti è data la possibilità a cittadini e imprese di utilizzare gli stessi decorsi ulteriori 30 giorni ovvero presumibilmente dal 23 giugno 2025.